Imparare a investire sui diamanti se non si sa dove iniziare è un compito arduo, bisogna sapere innanzitutto cosa sono i diamanti da investimento.
Cos’è un diamante da investimento
Un diamante da investimento è considerato un bene fisico e reale, tanto quanto una casa. Esso è garantito da certificazioni internazionali, ed è quindi utilizzabile per aumentare il valore del proprio portafoglio finanziario. Quindi non è un comune diamante, bensì ha un suo mercato e si garantisce il proprio valore permettendo un guadagno all’investitore.
La certificazione del diamante
Investire in un diamante è molto importante, poiché per entrare nel mercato essi vengono valutati scrupolosamente dall’istituto gemmologico italiano (IGI), oppure da uno internazionale. Infatti essi controlleranno gli elementi utili per definire il prezzo adatto, quali: il peso, il taglio, la purezza ed il colore. Dunque questo tipo di diamante ha già subito un’analisi gemmologica, e di conseguenza ha ottenuto un determinato valore. Per ordinare questi prezzi viene utilizzato il listino Rapaport
Chi può investire in diamanti
Chiunque può investire in diamanti, ma principalmente è indicato per chi è paziente, cauto ma soprattutto che punta ad avere un rendimento nel tempos non immediato. Infatti le pietre preziose tendono ad aumentare di valore nel tempo, quindi possono tranquillamente essere tramandate alle generazioni future, con la sicurezza che l’aumento di valore non tradisca le aspettative. Dunque per essere sicuri che l’investimento a lungo termine sia fruttuoso e di grande sicurezza deve durare almeno 5 anni, senza contare le varie oscillazioni di valore temporanee.
5 validi motivi per investire in diamanti
Sono 5 i motivi per cui si può investire in diamanti: l’investimento nei diamanti è estremamente sicuro, come del resto in tutte le pietre preziose;
il loro valore subisce rivalutazioni positive nel tempo, quindi è garantito un capitale maggiore rispetto alla spesa iniziale;
essendo un investimento personale non è colpito da nessuna tassa extra;
non è soggetto a pratiche burocratiche tramandandolo a generazioni successive;
in questo periodo di grande crisi, un bene rifugio come il diamante è l’ideale per superare le difficoltà.
Un’azienda conosciuta nel settore che permette di acquistare diamanti è la Diamond Privilege.
Caratteristiche principali che valorizzano un diamante
Il valore di un diamante dipende principalmente dal listino di Rapaport. Oltre ad affidarsi a queste società internazionali, può essere utile, se non fondamentale, conoscere di più su come formare il prezzo per ogni gemma, in modo tale da essere pronto per ogni evenienza. Per stabilire il valore del diamante si può utilizzare la regola delle quattro c: color (colore), cut (taglio), clarity (purezza) e carat (peso). Ogni singola caratteristica ha una propria spiegazione, per capire al meglio come funziona e di cosa si parla:

Il colore dei diamanti non è solo trasparente, come ritenuto dai meno esperti, bensì esistono diverse colorazioni. Il mercato conosce bene questi prodotti e riconosce immediatamente la purezza di un diamante vendibile a caro prezzo. C’è anche da citare la possibilità di trovarne alcuni con colorazioni rare, che hanno un particolare valore di mercato. Infatti il diamante pure è incolore e la sua classica colorazione va dal bianco al giallo. In natura esistono anche di colori che vanno su scale come rosso, blu, rosa e altri colori. Quindi questo pietre possono essere di qualsiasi colore e ne esistono migliaia di tipi.

La purezza di un diamante è data dalle imperfezioni che presenta, e sono contrassegnate con diverse sigle. I diamanti più puri sono indicati con la lettera F di Flawless (perfetto) per le pietre che non hanno nessuna imperfezione e internamente presentano 10 ingrandimenti. Questi sono visibili dal gioielliere tramite una lente di ingrandimento, che gli permette di vederli più grandi di dieci volte. Fino ad arrivare alla I3, con cui sono definiti quei diamanti che hanno inclusioni (spesso definite come impronte digitali della natura) visibili anche ad occhio nudo.

Il peso di un diamante è la caratura di esso, con questo si definisce il suo effettivo peso. 1 carato è uguale a 0,2 grammi, quindi un diamante che pesa 2 grammi sarà di 10 carati. Visto il loro enorme valore e per una maggiore precisione, i carati sono suddivisi in grani e punti. Quindi un diamante di 0,75 carati è come uno da 75 punti, cioè tre quarti di carato.

Il taglio è l’ultima variabile per stabilire il reale valore del diamante, è l’unica delle quattro c che viene direttamente influenzata dalla mano dell’uomo. Infatti migliore è il taglio effettuato sulla pietra e più luce rifletterà, dunque sarà brillante. Anche un diamante puro se tagliato male perderà la sua brillantezza e di conseguenza il suo valore. Generalmente i tagli più facili e conosciuti sono suddivisi in tre grandi categorie per semplicità: povero, buono ed ottimo. Un taglio può anche definire la forma finale del diamante e può essere tonda, quadrata, a goccia e a cuore.