In un contesto storico turbolento, scosso da un conflitto che giorno dopo giorno assume sempre più le tinte di una controversia globale, il mercato dei gioielli e delle pietre preziose sta subendo uno scossone più o meno importante a seconda dei punti di vista.

Sembra infatti passata un’eternità da quando, solo il 24 febbraio scorso, a Dubai si celebrava la fiera Jqt dove il gruppo italiano nel mercato dei gioielli preziosi viveva con ottimismo la ripresa economica post pandemica, dopo due anni dal crollo o blocco dei mercati.

Sfortunatamente, l’arrivo del conflitto e delle sanzioni relative contro la Russia hanno comportato ripercussioni anche sul mercato dei gioielli.

Infatti, secondo l’ultimo pacchetto di sanzioni voluto dall’Unione Europea, è vietato esportare in Russia dei beni di lusso con valore di mercato superiore ai 300 Euro; anche gli Stati Uniti d’America, primo Paese al mondo per consumo di diamanti e gioielli preziosi, ha bloccato le importazioni da Mosca, cosa che comporta un peso economico non indifferente visto che l’ex Unione Sovietica è il primo Paese al mondo per quantità di diamanti estratti e che, ora, dirotta in grande numero verso l’India che si occupa della lucidatura.

Quali sono però le conseguenze sul mercato italiano? Conviene oggi investire nell’ acquisto di un diamante usato ?

 

L’impatto della crisi Ucraina nel mercato dell’export italiano dei diamanti

Nella stessa direzione, c’è la tendenza dei produttori e degli acquirenti al boicottaggio dei cosiddetti gioielli con diamanti i volgarmente chiamati blood diamonds, creati con pietre provenienti da paesi africani che vanno a finanziare conflitti e che viene ora applicata anche ai diamanti russi.

Secondo le stime sul mercato dei diamanti eseguito da VicenzaOro, una di settore più famose in Italia e che si è tenuta fino al 21 marzo, ci sono danni indiretti al mercato italiano visto che, sebbene il mercato russo coprisse meno del punto percentuale per l’export, i danni deriverebbero sopratutto in maniera indiretta come, ad esempio, quello turco che è fortemente correlato a Mosca e intrattiene con essa grandi rapporti commerciali; come andranno nel corso del tempo le fluttuazioni di valore dipende soprattutto dall’evoluzione e dalla durata del conflitto.

Ricorrere oggi alla valutazione dei diamanti si può rivelare una buona idea visti i prezzi del mercato in costante aumento, soprattutto anche per via dell’aumento dell’energia elettrica: se da un lato, infatti, si possono mantenere relativamente bassi i costi sulle materie prime, applicando metodologie di economia circolare ovvero acquistando diamanti grezzi anche da altri mercati, dipendendo meno dalle nuove estrazioni, è impossibile lavorare questi preziosi senza ricorrere a macchinari che facciano uso di elettricità o altri carburanti: per questo motivo, il rincaro dell’elettricità si ripercuoterà senza dubbio nell’ acquisto di gioielli con diamanti lavorati, specialmente quelli che sono rivolti alla fascia di mercato media, alta e medio-alta.

Questo è un problema perché, se da un lato nel 2021 l’industria orafa era un crescita, chiudendo infine con un fatturato di 8,8% in crescita anche rispetto al 2019, il 2022 rischia di essere un passo indietro, ricco di incertezze e pericoli per gli imprenditori.

 

I diamanti come bene rifugio durante i periodi di incertezza mondiale e le tecniche dei brand famosi per rassicurare i clienti

Sebbene l’aumento dei prezzi nel mercato della borsa diamanti sia stato, in media, del 30%, arrivando per alcune fasce fino al 35% possedere oggi un diamante certificato è una scelta saggia per diverse motivazioni.

Nell’economia, così come sottolineato da Massimo Gismondi, uno dei gem broker più famosi dell’attuale generazione, i diamanti sono l’alternativa migliore all’oro perché in situazioni di instabilità mondiale tutti gli investitori ma anche i comuni cittadini, tendono a diversificare i loro investimenti, cercando qualcosa di più concreto rispetto ai classici strumenti finanziari. In tal senso, infatti, non è imprevedibile che si presentino situazioni come quelle già successe in passato dove i grandi marchi investano massicciamente in pubblicità.

Già oggi, infatti, si nota come le aziende orafe di spicco nel settore stiano rimodulando la comunicazione per invogliare all’acquisto di prodotti, anche quelli con diamante usato, forzando la mano sul concetto di bene poco svalutabile e facilmente trasportabile.

In uno scenario politico e geografico dove si paventa, infatti, l’espansione del conflitto, il diamante rappresenta anche un modo per avere valore facilmente trasportabile e il cui valore non dipende da movimenti di borsa o fluttuazioni di mercato come per le obbligazioni.

Per questo motivo, chi ha beni di questo genere in casa dovrebbe ricorrere a un servizio valutazione diamante per farsi certificare il valore dei gioielli in possesso e creare un piccolo tesoretto da poter utilizzare per ogni evenienza, qualsiasi cosa accada.