Lo smeraldo è una pietra preziosa caratterizzata da un colore verde intenso definito appunto ‘verde smeraldo’. Nel corso della storia questa pietra ha assunto notevole rilevanza in quanto gli antichi gli attribuivano poteri miracolosi per il fisico e lo spirito. Si dice, infatti, che portando uno smeraldo si possano ottenere innumerevoli benefici. La pietra è simbolo di prosperità, amore e benessere. Nell’ambito dei rimedi naturali, lo smeraldo favorisce la cura dalla depressione, dall’insonnia e dall’irrequietezza. Il suo beneficio si estende, inoltre, alla cerchia sociale favorendo le amicizie, rafforzando i rapporti e creando armonia e pace interiore. Il suo nome deriva dal greco ‘smaragdus’ termine di origine persiana che significa ‘pietra verde’. Ruoli importanti li ha avuti anche dal punto di vista religioso. Nel Buddismo, ad esempio, è considerato uno dei sette tesori e rappresenta la saggezza. Numerosi sono gli aneddoti che si possono raccontare su questa straordinaria pietra che, nonostante sia meno conosciuta del diamante, ha un valore nettamente superiore grazie alla sua rarità.
Perché il verde
Il colore verde dello smeraldo è dovuto al lavoro della natura che attraverso la miscelazione di elementi naturali arriva a creare questi tesori dal valore inestimabile. Se diciamo Berillo, Cromo, Ferro, molto probabilmente non colleghiamo il concetto alla pietra preziosa. La mente corre verso la rappresentazione più classica di questi minerali. In realtà, la loro funzione è determinante nella formazione dello smeraldo. La base è costituita dal Berillo, un minerale cristallino che appartiene alla classe dei silicati. L’inclusione di minerali come cromo, ferro e manganese gli conferisce tonalità che passano dal verde per arrivare al rosa e al giallo. In questo caso, parlando di smeraldo, facciamo riferimento ad un cristallo di berillo con inclusione di cromo. Gli smeraldi erano già conosciuti ai tempi degli Egizi che li ricavavano da miniere site in prossimità delle coste del mar Rosso. Solo nell’800 però, le stesse, si sono riscoperte dando vita ad una vera e propria estrazione, decretando così la popolarità di questa pietra preziosa.
Oggi, il vero scrigno e custode dei più preziosi smeraldi al mondo è sicuramente la Colombia. Dalla famosissima miniera di Muzo si estraggono smeraldi a cielo aperto da una roccia madre di scisto. Nell’America Meridionale l’estrazione avviene da rocce sedimentarie piuttosto che da rocce magmatiche. Il loro colore è particolarissimo tanto da essere i più richiesti dal mercato mondiale delle pietre preziose. Oggi, in funzione di questo, infatti c’è molta confusione. Non tutte le pietre a base di berillio con colore verde sono smeraldi. Lo smeraldo deve avere la caratteristica colorazione verde brillante di particolare intensità. In caso contrario si parla di ‘berillio verde’ che non è smeraldo. Da qui l’interesse verso le pietre verdi della Colombia che per loro naturale composizione rispettano questi canoni.
Smeraldi: scelta di sicuro investimento
Gli smeraldi rappresentano quindi una risorsa non solo mineraria ma anche economica. Il loro valore è andato sempre crescendo nel corso dei decenni in virtù della loro bellezza e del loro utilizzo per la creazione di gioielli esclusivi ricchi di fascino e splendore. Nel corso del tempo, gli smeraldi sono stati sempre al centro della cronaca mondana e della finanza internazionale. Personaggi famosi e non li hanno indossati per esaltare la propria bellezza e personalità, quasi a dire che rappresentano uno ‘Status Symbol’. Un esempio, è la collana di smeraldi che Richard Burton acquistò alla moglie Liz Taylor nella boutique Bulgari di Roma, durante le riprese del film ‘Cleopatra’. Lo smeraldo Rockefeller, invece, è salito alla ribalta delle cronache contemporanee per la stratosferica cifra alla quale è stato battuto all’asta da Christie’s: 5.511.500 dollari.
Ovviamente, come ogni bene di valore è necessario assicurarsi che la pietra acquistata sia di particolare pregio e abbia un buon valore economico. Sul mercato, grazie anche alla tecnologia e alla chimica, è possibile anche trovare pietre sintetiche che assomiglino in tutto e per tutto ad uno smeraldo autentico. La certificazione di qualità è la garanzia che si possiede un bene unico che non scadrà mai nel tempo. Il valore degli smeraldi, infatti, è andato sempre crescendo grazie anche alla loro rarità e al fatto che col passare del tempo andranno sempre più ad esaurirsi in natura. Comunque, per fortuna, esiste la possibilità di verificare l’autenticità della pietra grazie a istituiti e persone esperte che sono in grado di riconoscere la pietra in funzione a delle caratteristiche peculiari.
Lo smeraldo, a differenza del diamante, non è duro e compatto, anzi è abbastanza duttile e caratterizzato da crepe. Se queste ultime sono invisibili ad occhio nudo, allora la pietra si può definire ‘impeccabile’. In realtà, smeraldi senza crepe sono veramente rari. Per questo tutti quelli esistenti in commercio sono ‘oleati’, ovvero trattati al fine di tutelarne l’integrità, e hanno un taglio a ‘cabochon‘. Il colore è il parametro principale. Il verde deve essere intenso ma non tendente allo scuro. Esiste la possibilità che ci sia una venatura blu e in quel caso potrebbe trattarsi dei rari smeraldi di Muzo. Le inclusioni possono essere presenti nella pietra ma non devono offuscarne la brillantezza. Più sono evidenti minore sarà il valore commerciale. Inoltre, inclusioni in superficie rendono più debole lo smeraldo in quanto possono essere causa di scalfitture. Infine, ma non ultimo, molto importante è il taglio della pietra. Lo smeraldo ben lavorato sarà valorizzato anche da un taglio preciso in grado di riflettere bene la luce.