I diamanti da investimento sono da sempre uno dei beni rifugio che assicura i rendimenti migliori ma pochi sanno come comportarsi quando si ricevono diamanti in eredità.

È necessario pagare l’imposta di successione? Si può in qualche modo ovviare a questo obbligo? Ecco tutto quello che dovete sapere.

I diamanti e l’imposta di successione

Secondo il cosiddetto Testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta sulle successioni e donazioni, i diamanti – così come tutti gli altri beni – sono soggetti all’imposta di successione a meno che non siano espressamente esenti come accade per i titoli di stato.

Non vi è di fatto, quindi, l’esplicita indicazione che i diamanti siano esenti da questa imposta.

E non potrebbe essere altrimenti visto che diamanti e altre pietre preziose sono considerati, al pari dei lingotti d’oro, un bene rifugio per eccellenza.

Pertanto vige l’obbligo di versare questa imposta altrimenti si corre il rischio di incorrere in pesanti multe in quanto si viene considerati evasori fiscali.

Brutta notizia per tutti coloro che da sempre sono erroneamente convinti che i diamanti non rientrino nella categoria di quei beni che sono esenti dal pagamento di tasse.

Si può evitare l’imposta di successione?

Sono in molti a ritenere che, date le dimensioni contenute dei diamanti e la loro facile occultabilità, sia semplice nascondere al Fisco il possesso di diamanti ricevuti in eredità. Invece non è affatto così.

Non dichiarare al Fisco il possesso di diamanti potrebbe comportare dei notevoli problemi anche nel caso di una futura vendita della pietra preziosa che non potrebbe di certo essere giustificata dopo l’omissione della dichiarazione di eredità iniziale.

Non va dimenticato che i diamanti da investimento sono sostanzialmente scelti per essere venduti facilmente e con un buon ricavo nel momento del bisogno.

Perdono dunque la loro funzione se al momento del bisogno non è possibile rivenderli per problemi legati al Fisco o all’imposta di successione.

Meglio, quindi, mettersi in regola da subito e non rischiare di incorrere in multe o, peggio ancora, non poter realizzare liquidità immediata dalla vendita dei diamanti.

Utilizzare i diamanti per incastonarli in gioielli

Un escamotage spesso usato per evitare di pagare l’imposta di successione è quella di far incastonare la pietra in un gioiello e farlo passare come tale.

Anche in questo caso, però, il Fisco potrebbe richiedere la prova dell’effettivo utilizzo del manufatto come gioiello, scoprendo facilmente l’inganno.

Non esiste soluzione, dunque: i diamanti sono considerati a tutti gli effetti un bene rifugio e come tali vengono tassati di conseguenza.

Un peccato ovviamente perché i gioielli ornamentali possono godere di un trattamento fiscale più favorevole e per questo motivo le imposte previste su questi beni sono notevolmente ridotte.

Ma i diamanti, per le loro caratteristiche, conservano e aumentano nel tempo il loro valore anche in momenti di crisi finanziaria e per questo non sfuggono alla tassa di successione.

A chi rivolgersi per acquistare diamanti

Nonostante il problema dell’imposta di successione, però, i diamanti restano un ottimo settore di investimento che mette al riparo da qualsiasi oscillazione finanziaria i propri risparmi: vale quindi sempre la pena investire in diamanti da investimento.

Occorre però rivolgersi sempre ad esperti del settore che siano in grado di consigliare il tipo di pietra migliore nella quale investire, anche in relazione al proprio budget.

Noi di IGR Diamanti a Roma siamo un punto di riferimento in quanto operatori seri che si avvalgono di uno staff di esperti gemmologi in grado di affiancare il cliente in tutte le fasi della scelta del diamante da acquistare.

Inoltre vendiamo esclusivamente pietre certificate, una garanzia di serietà e di qualità per la pietra acquistata che al momento del bisogno potrà essere venduta più velocemente e con un guadagno maggiore.

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