Valutare correttamente un anello con zaffiro consente di venderlo a un prezzo giusto e guadagnare una discreta somma di denaro a seconda del modello posseduto.
Numerosi sono i parametri che influenzano la stima di uno zaffiro da incastonare, come la tipologia di pietra, la forma, il peso, i carati, il colore e la rarità.
Soprattutto se la gemma da cedere non è usuale è opportuno rivolgersi a un rivenditore garanzia di qualità ed affidabilità, che possa riconoscerne il valore delle gemme colorate e permettere al cliente di ottenere la cifra congrua.
Molto spesso, infatti, capita che gioielli di questo genere vengano trattati in maniera sommaria, senza tenere conto delle differenze e della lavorazione, andando a creare un danno economico a coloro che non conoscono adeguatamente la materia e pertanto si affidano a un professionista.
Un aspetto da avere in forte considerazione sono anche le oscillazioni del mercato, che periodicamente subisce degli scossoni in relazione all’andamento dell’economia mondiale e quindi modifica i valori di riferimento per la gestione dei gioielli.
Affidarsi a un’azienda onesta e aggiornata significa sempre ottenere il risultato più vantaggioso, da utilizzare in sede di trattativa alla quale è necessario presentarsi con gli argomenti giusti.

Come vengono valutati gli zaffiri

In primo luogo quando ci si approccia a un anello con zaffiro è opportuno tenere in considerazione una serie di parametri più o meno oggettivi di valutazione.

La tipologia

zaffiri non del tutto puri: si tratta di gemme intagliate che non possono essere definite pietre preziose e per questo presentano una valutazione decisamente bassa, che si aggira attorno ai 15-20 euro al pezzo. Dato lo scarso pregio dell’oggetto, infatti, non si procede a una stima attraverso il peso o i carati ma esclusivamente secondo il numero degli elementi, poiché la loro manodopera è superiore al valore intrinseco.
Il guadagno si ottiene pertanto se si possiede una discreta quantità da vendere.

zaffiri cabochon: rispetto ai precedenti differiscono per una colorazione gradevole e delicata, tendente al verde blu e per la tipica forma a cupola, che li rende perfetti nella realizzazione di anelli dall’aspetto retrò.
Si tratta di pietre che possono raggiungere anche i 10-20 carati e sono pagate fino a 35 euro al carato, a seconda della dimensione e della purezza. Presentano tutte le migliori qualità dello zaffiro a livello estetico ma hanno un prezzo decisamente più accessibile a quasi tutte le tasche.

zaffiri stella: la loro connotazione principale è la forma tipica, che viene fornita grazie a un trattamento al titanio decisamente articolato. La colorazione classica è blu ma, con un po’ di fortuna, è possibile trovarne anche varianti più rare in nero e oro che risultano splendide al dito.
Il prezzo di aggira attorno ai 15-60 euro al carato, un range piuttosto ampio che tiene conto di altri aspetti peculiari e altrettanto significativi.

zaffiri a faccette: il loro prestigio deriva dal trattamento o meno al berillio che è stato effettuato e soprattutto dalla quantità di intrusioni presenti al suo interno.
Si parla di una variante appartenente a una fascia di prezzo superiore, che però garantisce una resa nel tempo decisamente elegante e raffinato.
Il prezzo è decisamente variabile e parte da circa 15 euro al carato per le varianti più semplici fino ad arrivare a 100 euro circa per i toni rossi o aranciati, decisamente rari da trovare sul mercato e rivenduti con estrema facilità.

–  zaffiri lavorati con la tecnica di riscaldamento: ogni gemma viene trattata per esaltare le sue caratteristiche intrinseche e donare maggiore limpidezza alla gemma.
La stima dipende pertanto dal risultato raggiunto ma anche dalla base di partenza posseduta.
Il range di riferimento è di 150-400 euro al carato, con un prezzo che tende a lievitare notevolmente superati i 2 carati.
Per varianti rare e di particolare pregio si può addirittura arrivare a 600 euro.

zaffiri non trattati: parliamo della tipologia decisamente più difficile da stimare, poiché non se ne conosce la storia e non è possibile inserirla in una categoria fissa.
Per questo motivo è opportuno affidarsi a un vero esperto del settore, che sappia valutate attraverso il tatto e la vista la rarità di quanto posseduto dal cliente e procedere con una valutazione che tenga conto delle particolarità osservabili.
È necessario possedere pertanto una discreta esperienza e avere visto diverse situazioni di questo genere, così da avere un parametro mentale di riferimento.

Il trattamento

Come visto la maggior parte degli zaffiri hanno subito una particolare lavorazione, che influenza notevolmente il prezzo di vendita, ad esempio quella che impiega il berillio, il titanio o il riscaldamento.
Un abile gemmologo saprà ricostruire la storia del prodotto e collocarla correttamente a livello commerciale

La purezza

Numerosi sono gli elementi che possono incidere su questo parametro, come ad esempio le intrusioni interne e il colore ottenuto, che forniscono un’idea ancora più precisa della valutazione corretta.

La grandezza

Solo le gemme più basiche vengono pagate al pezzo, mentre per ogni altro prezioso del genere si opta per una stima in carati, che determinano il costo finale del gioiello sul mercato. Le oscillazioni di quest’ultimo fanno si che il valore preso come riferimento non sia sempre costante.